Il giardino di Boboli e la Fondazione Zeffirelli, sentieri di ricerca estetica

Cosa lega il Giardino di Boboli e la Fondazione Zeffirelli? Sicuramente il fatto che Franco Zeffirelli ha creato le scenografie per alcune opere teatrali rappresentate in questo giardino in occasione del Maggio Musicale Fiorentino, ma non solo. Sia il Giardino di Boboli che l’opera di Zeffirelli consentono allo spettatore di compiere un percorso di elaborazione estetica, dove per estetica si intende la primigenia umana facoltà di apprezzare il bello. Un bello che non è statico e universale, ma si ridefinisce attraverso la propria percezione personale, e trova senso e comprensione nel proprio profondo nucleo emozionale e spirituale. La sensibilità dell’altro tocca la nostra, ci arricchisce, ci muove.
Il Giardino di Boboli, fortemente voluto da Eleonora da Toledo, fu dapprima espressione di un profondo cammino alchemico, tra simbolo e mitologia, stravolto e mutato dai successivi abitanti di Palazzo Pitti. Un cammino che non è del tutto perduto, ma rimane nell’essenza del giardino stesso.
L’arte di Franco Zeffirelli è stata anch’essa un vero e proprio intimo percorso di trasformazione, dal disegno, alla regia, al costume di scena e ben oltre. In questa giornata vi proponiamo di ripercorrere con noi questi sentieri, di ricomporre quello allegorico tra le fronde di Boboli e di riscoprire quello potente, vivo e vivente del Maestro Zeffirelli.